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mercoledì 12 dicembre 2012

Nulla si crea e nulla si distrugge..


..tutto si trasforma.
La via più semplice è quella di
trasformare le ramaglie in fumo ma,
vederle trasformare in compost,
da più soddisfazione.


Inoltre, da non sottovalutare, la
possibilità di passare una giornata
all'aria aperta.
(visto le temperature questa potevo 
risparmiarmela)

5 commenti:

  1. Prima o poi il trituratore me lo compro anch'io,con tutti i tralci delle vigne e dei kiwi,qualche consiglio?

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  2. @ blogredire - se lo usi per farne compost compra un modello che trincia fine, altrimenti ci vuole troppo tempo per farlo decomporre, inoltre gli organi di taglio (lame o martelli) devono girare molto velocemente per soffiare fuori eventuali foglie che, altrimenti, si impastano all'interno.

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  3. Anch'io da tanto desidererei avere un biotrituratore, ma non mi sono ancora decisa perchè
    temo di comprare una inutile "baracchetta" spendendo poco, e quelli professionali sono veramente molto costosi. E' sempre bello riuscire ad riutililizzare tutto ciò che cresce nel nostro campo!

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  4. @ PattyLoc - purtroppo hai ragione, il primo che ho comprato (poco più di 200 euro) valeva meno di quanto l'ho pagato, quello della foto costa la bellezza di 750 euro, per ripagarsi deve triturarne di legna! Nella foto si vedono meno della metà dei rami di quest'anno.

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  5. Io ho mandato in pensione il primo, ma penso che si sia ripagato! Dipende anche dalla quantità di rami e dalla grandezza, io i più grandi li metto da parte per il camino il resto pacciamatura per il giardino e materiale per i composter!

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