Per un occhio poco allenato questo è un tranquillo campo
di patate ma , dall'alto della mia esperienza, sono pronto
a scommettere sul contrario.
Gli incursori dell'esercito nemico stanno prendendo
posizione, il nome in codice è "DORIFORA", il loro
primo obbiettivo è quello di posizionare un numero
esorbitante di "bombe a grappolo" di colore giallo sulla
pagina inferiore della foglia, scopo della missione:
defogliare le mie piante e rendere misero il mio raccolto.
"Il soldato tedesco ha impressionato il mondo, il bersagliere ha
impressionato il soldato tedesco". Se vogliono la guerra l'avranno.
I due della foto, travestiti da juventini che festeggiano la permanenza
in serie A, sono finiti davanti alla corte marziale e quindi giustiziati.
Ristabilita la calma posso tornare ai lavori tradizionali dell'orto.
Tra l'aiuola delle zucchine e quella di regina dei ghiacci e cappucci
ho trapiantato le prime 14 piante di pomodorini che, come al solito
ho provveduto a proteggere dal sole con un telo ombreggiante.
La giornata è stata intensa, penso di meritarmi un po' di
riposo all'ombra della zucca.
P.S. Vorrei precisare che le mie azioni nei confronti della
dorifora non sono dettate da odio o rancore ma dalla
necessità di difendere i frutti del mio lavoro quale fonte
di sostentamento.